COMUNICATO STAMPA
FIAMO Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopatici del 11 marzo 2020
Si moltiplicano prese di posizione sul possibile ruolo dell’omeopatia di fronte al diffondersi del virus SARS-Covid-2. Si rende pertanto necessario un chiarimento che riporti ciò che è condiviso nella comunità dei medici con competenza aggiuntiva in omeopatia e lo distingua da ciò che rappresenta una posizione individuale dalla quale la FIAMO prende formalmente le distanze.
Premesso che la comunità omeopatica riconosce in pieno e sostiene le regole di prevenzione primaria della trasmissione e diffusione del contagio diffuse dalle autorità sanitarie è importante affermare che l’omeopatia può certamente avere un ruolo sia in prevenzione che in terapia.
Nella prevenzione l’ideale è l’identificazione di un “genio epidemico” cioè di un corteo di sintomi che definisca la patologia e che corrisponda per similitudine al quadro di uno specifico medicinale omeopatico che può essere somministrato preventivamente. Quando ciò non è possibile perché la sintomatologia riscontrata nei casi presi in esame fa emergere l’indicazione per più rimedi, alcuni scelgono di utilizzare un medicinale con una corrispondenza più generale: è questo il caso attuale dell’indicazione data dal Ministero indiano,che consiglia l’assunzione di Arsenicum album 30 CH una volta al giorno per tre giorni a scopo preventivo.
Questa misura non è tuttavia condivisa universalmente nella comunità omeopatica perché basata su un criterio considerato troppo generico.
Per quanto riguarda il ruolo nella terapia, Jennifer Jacobs , pediatra e ricercatrice statunitense, in un articolo del 2018 (1) riporta come l’omeopatia sia stata usata per più di 200 anni per trattare malattie epidemiche, a partire da Samuel Hahnemann che prescrisse Belladonna per la scarlattina.
Ci sono sostanzialmente quattro differenti approcci nell’uso dell’omeopatia in questi casi:
- l’individualizzazione
- la definizione del genio epidemico
- l’uso di rimedi combinati
- l’isopatia
I primi due sono le precipue modalità d’intervento dell’omeopatia classica. La letteratura riporta evidenze sperimentali dell’efficacia clinica di ciascuno di questi approcci e a tale articolo si rimanda, senza entrare nei dettagli delle singole patologie.
Rispetto ad altre strategie di intervento, sembra particolarmente in linea con la logica omeopatica -che si prefigge di stimolare la risposta difensiva del soggetto ammalato- la raccomandazione che Alberto Donzelli della Fondazione Allineare Sanità e Salute fa nelle sue Pillole riguardo alla reazione febbrile: “Se qualcuno in casa è malato, evitate antipiretici per la febbre per quanto possibile: potrebbero aumentare e prolungare la trasmissione di infezione associate”.(Plaisance, Pharmacotherapy 2000) (2).
I medici esperti in omeopatia sono a fianco dei propri pazienti e utilizzano ogni loro specifica competenza professionale nell’interesse primario della salute di chi a loro si affida.
Il Consiglio Direttivo FIAMO____________________________________________________________________
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1Jacobs J. Homeopathic Prevention and Management of Epidemic Diseases. Homeopathy. 2018 Aug;107(3):157-160. doi: 10.1055/s-0038-1649487. Epub 2018 May 12. PubMed PMID: 29753299
2https://fondazioneallinearesanitaesalute.org/wp-content/uploads/CoronaVirus-e-batteri-Alcune-importanti-difese-contro-le-infezioni-AD-6-3-20.pdf?fbclid=IwAR0Gh8IETKECY0cZBcu4bh3qzGUAxBG_7dJM_